Hai mai sentito parlare della moneta da 5 Lire Aquilotto? Questa vecchia moneta del Regno d’Italia, coniata durante il regno di Vittorio Emanuele III, rappresenta non solo un pezzo di storia economica, ma anche un interessante oggetto da collezione. Scopriamo insieme le caratteristiche, il valore e la rarità di questa affascinante moneta.
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Caratteristiche della Moneta da 5 Lire Aquilotto
La moneta da 5 Lire Aquilotto è stata coniata in vari anni dal 1926 al 1930. A partire dal 1931 fino al 1935, sono state realizzate edizioni per collezionisti in quantità molto limitata. Essa è composta in Argento 835/1000 ed ha un peso di 5 grammi, con un diametro di 23 millimetri. Queste dimensioni la rendono facilmente riconoscibile tra le altre monete dell’epoca.
Il dritto della moneta presenta un’immagine del volto di profilo del Re Vittorio Emanuele III, che guarda verso sinistra. Intorno a questa figura, troviamo l’iscrizione “VITTORIO EMANUELE III RE D’ITALIA” in stampatello maiuscolo. Sotto al collo del re si possono notare le firme del modellista Giuseppe Romagnoli e dell’incisore Attilio Silvio Motti.
Sul rovescio della moneta è raffigurata un’aquila ad ali spiegate, che poggia su un fascio littorio. Accanto all’aquila, sulla sinistra, è presente una piccola lettera “R”, simbolo della Zecca di Roma, insieme al millesimo di conio. In basso, infine, è evidenziato il valore nominale, che è L. 5.
Valore e Rarità della Moneta da 5 Lire Aquilotto
Il valore della moneta da 5 Lire Aquilotto può variare notevolmente in base all’anno di conio e principalmente alle condizioni di conservazione. Ad esempio, una moneta in Fior di Conio, ovvero priva di segni di usura, avrà sempre un valore maggiore rispetto ad una che ha circolato e presenta graffi o ammaccature.
Attualmente, gli esemplari più pregiati sono quelli del 1926 e del 1928, con valori che possono raggiungere cifre considerevoli. Le monete del 1926, se in Fior di Conio, possono valere fino a 150 euro, mentre quelle in buone condizioni possono arrivare fino a 50 euro.
Per quanto riguarda le monete coniate per i soli collezionisti, queste sono particolarmente rare, poiché ne sono stati prodotti solo 50 esemplari per anno. Oggi possono valere anche più di 3.000 euro, a seconda delle condizioni.
Infine, le monete coniate negli altri anni (1927, 1929, 1930) possono avere un valore massimo di 70 euro se in Fior di Conio e circa 15 euro per gli esemplari ben conservati, rendendole comunque interessanti per i collezionisti di numismatica.
Riflessioni Finali sulla Moneta da 5 Lire Aquilotto
La moneta da 5 Lire Aquilotto non è solo un semplice pezzo di metallo, ma un testimone significativo della storia italiana e delle sue trasformazioni economiche. Con le sue caratteristiche uniche e il suo valore crescente nel mercato dei collezionisti, rappresenta un’opportunità interessante per chi desidera investire in numismatica.
In definitiva, sia che tu sia un appassionato collezionista o semplicemente curioso, la moneta da 5 Lire Aquilotto offre un affascinante sguardo sul passato del nostro Paese e sulla sua economia. Prendere parte a questo mondo potrebbe essere un modo coinvolgente di scoprire la storia attraverso la numismatica.