Avete mai pensato a quante monete del passato siano nascoste nei cassetti delle vostre case? Spesso conserviamo le vecchie lire per ricordi affettivi, senza renderci conto che alcune di queste possono avere un valore numismatico sorprendente. In questo articolo esploreremo la moneta da 10 Lire Re Vittorio Emanuele III Impero, coniata tra il 1936 e il 1941, e scopriremo perché è così ambita dai collezionisti.
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Storia e Caratteristiche della Moneta da 10 Lire Re Vittorio Emanuele III Impero
La moneta da 10 Lire Re Vittorio Emanuele III Impero fu coniata per la prima volta nel 1936 per celebrare l’Impero del Re Vittorio Emanuele III. La tiratura originale di questa moneta ammontava a 618.500 esemplari, rendendola relativamente comune per l’epoca. Tuttavia, nel corso degli anni successivi, la Zecca di Roma decise di emettere ulteriori esemplari, dedicati specificamente ai collezionisti, con una tiratura molto limitata. Per esempio, nel 1937 furono prodotti solo 50 esemplari, e dal 1938 al 1941 la tiratura scese ulteriormente a soli 20 esemplari per anno.
Questa moneta è realizzata in argento 835, ha un diametro di 27 millimetri e un peso di 10 grammi. Sul dritto, appare il volto di profilo del Re, accompagnato dalla scritta “VITTORIO EMANUELE III RE E IMPERATORE”. Al rovescio, invece, è rappresentata un’immagine allegorica che simboleggia l’Italia, raffigurata come una donna sulla prora di una nave, che tiene in mano un fascio littorio e una piccola effige di vittoria. L’anno di conio e il sigillo della Zecca di Roma sono riportati in basso a sinistra dell’immagine.
Valore Collezionistico e Aste Recenti
In termini di valore, la moneta da 10 Lire del 1936 è considerata comune, quindi il suo prezzo attuale non è elevato. Tuttavia, il valore cambia drasticamente se si considerano le annate successive. Per esempio, una moneta del 1937, essendo disponibile in soli 50 esemplari, può raggiungere oggi un valore superiore a 4.000 euro. Le monete del 1938, in condizioni eccellenti, possono addirittura superare i 9.000 euro in asta.
Alcuni esempi recenti dimostrano l’interesse crescente per queste monete. Nel 2017, uno dei rari esemplari del 1939 è stato venduto per 13.000 euro, mentre nel 2014 una moneta del 1941 ha raggiunto un prezzo di battuta di 10.092 euro. Questi dati rivelano come il mercato numismatico possa essere molto dinamico e redditizio per i collezionisti più appassionati.
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Riflessioni Finali sul Collezionismo di Monete
Il collezionismo di monete non è solo un modo per investire il proprio denaro, ma è anche un viaggio nella storia e nella cultura di un paese. Ogni moneta racconta una storia e può rappresentare un pezzo di vita del passato. La moneta da 10 Lire Re Vittorio Emanuele III Impero è un esempio significativo di questo legame tra passato e presente, dimostrando come oggetti comuni possano acquisire valore nel tempo.
In sintesi, se avete nelle vostre case delle vecchie monetine, vale la pena dare un’occhiata. Potreste scoprire che alcune di esse, come le 10 Lire Re Vittorio Emanuele III Impero, sono non solo ricordi, ma anche opportunità di investimento potenzialmente lucrative.