Hai mai sentito parlare del Tallero d’Italia? Questa moneta, con una storia interessante e un valore crescente nel campo della numismatica, rappresenta un affascinante esempio di come i manufatti monetari possano raccontare storie di epoche passate. Scopriremo insieme le caratteristiche, il valore attuale e la sua importanza per i collezionisti.
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Origine e Caratteristiche del Tallero d’Italia
Il Tallero d’Italia, noto anche con il termine Italicum, è stato coniato per la prima volta nel 1918 dal Regno d’Italia. Nonostante la sua recente introduzione, furono emessi solo 510.000 esemplari, principalmente destinati al commercio con la colonia Eritrea. Purtroppo, l’accoglienza da parte degli abitanti fu tiepida, in parte a causa della somiglianza con il famoso Tallero di Maria Teresa.
La composizione del Tallero d’Italia è di argento 835/1000, conferendogli un elevato valore intrinseco. Per quanto riguarda le sue dimensioni, ha un diametro di 40 millimetri e un peso di 28,07 grammi, rendendolo facilmente riconoscibile tra altre monete.
Design e Iconografia della Moneta
Esaminando il design del Tallero, sul dritto è raffigurato il busto di una donna, che guarda verso destra, ornata con una collana e un diadema. Questo lato della moneta presenta la scritta REGNUM ITALICUM 1918, insieme alla firma dell’incisore Attilio Motti, situata nella parte inferiore.
Al rovescio, invece, si trova l’immagine di un’aquila sabauda, che mostra uno scudo crociato sul petto e una corona sulla testa. Anche in questo caso, lungo il bordo della moneta, troviamo incisa la scritta “AD • NEGOT • ERYTH • COMMOD • ARG • SIGN •”, con la lettera R in basso che indica la Zecca di Roma. Questo design ricco di simbolismo riflette l’epoca e il contesto storico in cui la moneta è stata coniata.
Valore Numismatico e Collezionismo
Nel panorama del collezionismo, il Tallero d’Italia è considerato una moneta non comune, il che ne accresce il valore. La valutazione di un esemplare può variare notevolmente a seconda delle condizioni di conservazione. Monete in Fior di Conio possono raggiungere valori di 1.000 euro o più, mentre esemplari usurati o con graffi possono valere significativamente meno.
Ecco una breve panoramica dei valori medi basati sullo stato di conservazione:
Un evento significativo si è verificato nel 2015, quando un esemplare in Fior di Conio è stato battuto all’asta per ben 1.800 euro, evidenziando l’interesse crescente verso questa moneta.
Importanza Culturale e Rilevanza Storica
Oltre al suo valore economico, il Tallero d’Italia rappresenta un importante pezzo della storia italiana e coloniale. Studiare questa moneta offre una visione unica delle politiche economiche e delle relazioni internazionali dell’epoca. Inoltre, il design artistico della moneta è un esempio di come l’arte possa essere integrata nelle pratiche quotidiane attraverso il denaro.
Chiunque possieda un Tallero d’Italia in famiglia, potrebbe avere tra le mani un vero tesoro. Se hai ereditato qualche vecchio esemplare, è consigliabile farlo valutare da esperti numismatici per scoprire il suo reale valore.
Riflessioni Finali e Considerazioni sull’Investimento
In sintesi, il Tallero d’Italia è molto più di una semplice moneta. È un oggetto da collezione che incarna parte della nostra storia e cultura. Investire in monete come il Tallero può essere un modo interessante per arricchire la propria collezione e, potenzialmente, ottenere un buon ritorno economico.
Se stai pensando di collezionare monete o semplicemente di esplorare la numismatica, considera queste informazioni come un punto di partenza. Ricorda sempre di informarti e di rivolgerti a professionisti per avere maggiore chiarezza sui valori e sulle condizioni delle monete che desideri aggiungere alla tua collezione.